Adriano Olivetti  dal primo dopoguerra al  regime Fascista

Tut­ta­via i rap­por­ti con il fasci­smo miglio­ra­ro­no negli anni tren­ta, quan­do Adria­no conob­be e fre­quen­tò gli archi­tet­ti Lui­gi Figi­ni e Gino Pol­li­ni, i qua­li era­no la pun­ta più avan­za­ta di quel razio­na­li­smo in archi­tet­tu­ra che in un pri­mo perio­do ven­ne soste­nu­to anche da Mussolini.
L’in­fluen­za dei due pro­fes­sio­ni­sti fu note­vo­le tan­to che diven­ne­ro gli archi­tet­ti del­la nuo­va Oli­vet­ti e con i qua­li Adria­no pro­get­tò il “Pia­no per la pro­vin­cia di Aosta”, di cui Ivrea face­va par­te in que­gli anni.
Suc­ces­si­va­men­te chie­se ed otten­ne la tes­se­ra al PNF ed in segui­to fu rice­vu­to anche da Mus­so­li­ni a Palaz­zo Vene­zia, dove l’in­du­stria­le pre­sen­tò il suo pia­no al Duce.

Mario Caglieris una vita a servizio degli ideali adrianei

Mem­bro del CdA del­la Fon­da­zio­ne Adria­no Oli­vet­ti, Pre­si­den­te del­le Spil­le d’Oro Oli­vet­ti, è sta­to uno degli ulti­mi gran­di pro­ta­go­ni­sti del­la sto­ria azien­da­le oli­vet­tia­na, sto­ria che ha attra­ver­sa­to per qua­si mez­zo seco­lo, dagli anni di Adria­no Oli­vet­ti a quel­li di Car­lo De Benedetti.

Adriano Olivetti

ascol­ta Nel­la cit­ta­di­na pie­mon­te­se  del Cana­ve­se ad  Ivrea nasce Adria­no Oli­vet­ti nel 1901, il figlio del fon­da­to­re del­la pri­ma azien­da di mac­chi­ne da scri­ve­re ita­lia­na. Ad alcu­ne pri­me sim­pa­tie per il fasci­smo, seguì un pro­gres­si­vo distac­co dal regi­me, che ter­mi­nò con una fuga in Sviz­ze­ra per sfug­gi­re alla cat­tu­ra. Rien­tra­to in Ita­lia alla fine della…

L’esperienza  olivettiana  e l’industrializzazione casertana degli anni settanta.

  l’esperienza  Oli­vet­tia­na  e l’industrializzazione caser­ta­na degli anni set­tan­ta.   Risa­le al 1955 l’inaugurazione del­lo sta­bi­li­men­to Oli­vet­ti di Poz­zuo­li, un even­to ecce­zio­na­le per l’epoca, infat­ti si inse­ri­va nel­la tri­ste real­tà eco­no­mi­ca e socia­le del secon­do dopo­guer­ra del sud una fab­bri­ca gui­da­ta con siste­mi rivo­lu­zio­na­ri e che era il fio­re all’occhiello del­la nazio­ne per l’affidabilità dei…