Decennale Museo Olivetti. convegno alla facoltà di Economia

Con­ve­gno alla Facol­tà di eco­no­mia del­la Uni­ver­si­tà Van­vi­tel­li in occa­sio­ne del decen­na­le del­la nasci­ta del Museo Oli­vet­ti di Caserta.

Testi­mo­ne del­la mani­fe­sta­zio­ne il padre del pri­mo per­so­nal com­pu­ter costrui­to al mon­do l’ing. Gasto­ne Gar­zie­ra col­le­ga­to via tele­ma­ti­ca da Ivrea per tut­ta la mat­ti­na­ta con la biblio­te­ca del­la facol­tà.  L’iniziativa volu­ta dal Cen­tro stu­di ed alta for­ma­zio­ne Mae­stri del lavo­ro d’Italia e dal­la diret­tri­ce del dipar­ti­men­to di eco­no­mia Prof.ssa Maria Anto­nia Cio­cia, si è svol­ta anche per ricor­da­re l’ottantesimo anni­ver­sa­rio dell’inaugurazione del­lo sto­ri­co nego­zio Oli­vet­ti di New York del 1954, quan­do fu fon­da­ta la Oli­vet­ti Cor­po­ra­tion of Ame­ri­ca volu­ta da Adria­no Olivetti.

E’ sta­to il pre­si­den­te del CeSAF Mau­ro Neme­sio Ros­si ad illu­stra­re con un fil­ma­to dal tito­lo “vetri­ne” sia la nasci­ta del museo Caser­ta­no che i nego­zi più rap­pre­sen­ta­ti­vi al mon­do del­la pre­sti­gio­sa mul­ti­na­zio­na­le: quel­lo ame­ri­ca­no e quel­lo di Venezia.

Con la gior­na­ta di lavo­ro si è dato ini­zio al rin­no­vo dell’accordo qua­dro con la facol­tà che ha come ogget­to una serie di incon­tri che si svol­ge­ran­no in futu­ro.  E’ pre­vi­sto inol­tre ai pri­mi di gen­na­io del pros­si­mo anno un semi­na­rio per la con­se­gna del “pre­mio Nico­lò Anto­nio Cuscu­nà” indet­to dal Museo Oli­vet­ti di Caser­ta e dal dipar­ti­men­to per la miglio­re tesi di eco­no­mia sul ter­ri­to­rio del­la pro­vin­cia di Caser­ta. Il ban­do sarà dif­fu­so nei pros­si­mi gior­ni dall’ateneo.

Gar­zie­ra ha spie­ga­to agli stu­den­ti dell’istituto Fal­co di Capua e quel­li del Vil­lag­gio dei Ragaz­zi di Mad­da­lo­ni gli stu­di fat­ti per rea­liz­za­re una mac­chi­na, il pri­mo pc al mon­do la “pro­gram­ma 101” che è ser­vi­ta per il pri­mo sbar­co sul suo­lo luna­re, non­ché dei rap­por­ti avu­ti con l’ideatore l’ing Pier Gior­gio Perot­to e con Mario Tchou. Quest’ultimo è con­si­de­ra­to l’uomo che anti­ci­pò gli ame­ri­ca­ni nel­la cor­sa del pri­mo com­pu­ter tran­si­sto­riz­za­to.  Ha inol­tre evi­den­zia­to come il suc­ces­so del­la Oli­vet­ti era dovu­to a tut­to il per­so­na­le per il loro attac­ca­men­to all’azienda, infat­ti anco­ra oggi si con­si­de­ra­no più mem­bri del­la fami­glia oli­vet­tia­na che sem­pli­ci lavoratori.

A por­ta­re i salu­ti del sin­da­co di Caser­ta è sta­to l’assessore alla cul­tu­ra Enzo Bat­tar­ra che nel­la sua veste di sto­ri­co dell’arte ha sot­to­li­nea­to il gran­de inte­res­se dell’amministrazione comu­na­le affin­ché il museo Oli­vet­ti pos­sa con­ti­nua­re, con meno dif­fi­col­tà, la sua atti­vi­tà in Cit­ta a testi­mo­nian­za del­la indu­stria­liz­za­zio­ne del­la pro­vin­cia di Ter­ra di Lavo­ro negli anni set­tan­ta del seco­lo scor­so. Un perio­do par­ti­co­lar­men­te feli­ce eco­no­mi­ca­men­te e social­men­te tan­to che ter­ra di Lavo­ro veni­va defi­ni­ta la Brian­za del Sud. Ha inol­tre elo­gia­to le vetri­ne oli­vet­tia­ne ed i suoi pro­get­ti­sti come Erne­sto Rogers, Enri­co Peres­sut­ti, Lodo­vi­co Bar­bia­no di Bel­gio­jo­so e l’architetto Car­lo Scarpa.

Non ha fat­to man­ca­re la sua pre­sen­za l’ing. Ita­lo del Gau­dio padre del­la robo­ti­ca mani­fat­tu­rie­ra ed in par­ti­co­la­re diret­to­re labo­ra­to­rio di R&S Oli­vet­ti di Poz­zuo­li e Mar­cia­ni­se. Ha rac­con­ta­to il per­cor­so dif­fi­ci­le   ed i suc­ces­si del­le mac­chi­ne costrui­te nel­lo sta­bi­li­men­to alle por­te di Caser­ta sud e che era­no copia­te anche all’estero. Pur­trop­po   che con l’avvento di Car­lo De Bene­det­ti si vol­le dismet­te­re la pro­du­zio­ne facen­do per­de­re una gran­de occa­sio­ne al nostro paese.

I rap­por­ti con il Cesaf e le ini­zia­ti­ve saran­no cura­te dal prof. Die­go Matri­ca­no, che ha coor­di­na­to l’interessante ed ecce­zio­na­le con­ve­gno, men­tre la  dott.ssa Rache­le Are­na Respon­sa­bi­le del­la Biblio­te­ca, ha inqua­dra­to i pun­ti di con­tat­to tra Oli­vet­ti e le biblio­te­che rav­vi­san­do nel­le biblio­te­che post Covid un biso­gno di poten­zia­re le “con­nes­sio­ni” con altre biblio­te­che di diver­sa tipo­lo­gia e col ter­ri­to­rio (scuo­le, asso­cia­zio­ni e libe­ri cit­ta­di­ni) per dare un con­tri­bu­to fat­ti­vo alla for­ma­zio­ne e alla cre­sci­ta del ter­ri­to­rio. Ha lan­cia­to l’idea di un museo Oli­vet­ti dif­fu­so nel ter­ri­to­rio e col­lo­ca­to in spa­zi all’interno di biblio­te­che di diver­sa tipo­lo­gia: comu­na­le (Bil­blio­te­ca di Caser­ta), acca­de­mi­ca (Biblio­te­ca di Eco­no­mia del­la Van­vi­tel­li a Capua) e sco­la­sti­ca (Aver­sa). L’idea sareb­be rea­liz­za­re pro­prio un MAB (museo-archi­vio-biblio­te­ca) cul­tu­ra­le Oli­vet­ti orien­ta­to alla cono­scen­za del­la pro­du­zio­ne Oli­vet­ti con appro­fon­di­men­ti sui temi cari a Oli­vet­ti (inno­va­zio­ne, dirit­to del lavo­ro, tec­no­lo­gia, inclusione,.pari oppor­tu­ni­tà, comunità.