La prima macchina da scrivere prodotta dalla Olivetti

Oli­vetti M1, la pri­ma mac­china per scri­vere italiana

Olivetti M1 Progettata da Camillo Olivetti

Oli­vet­ti M1 Pro­get­ta­ta da Camil­lo Olivetti

Non sap­piamo come l’estroso inge­gnere abbia con­dotto la pro­get­ta­zione del­la M1; sap­piamo però che il 12 ago­sto 1908 spe­di­sce da Mila­no, dove ha sede la CGS, una let­tera alla moglie Lui­sa Revel scrit­ta con il pro­to­tipo del­la nuo­va mac­china che sarà poi pro­dotta e com­mer­cia­liz­zata dal­la Ing. C. Oli­vetti & C., fon­data a Ivrea due mesi e mez­zo più tar­di, il 29 otto­bre 1908.

Il pro­to­tipo si ispi­ra chia­ra­mente alle mac­chine Reming­ton e Under­wood allo­ra in uso; in par­ti­co­lare è pro­ba­bile che Camil­lo, aven­do visi­tato la Under­wood di Hart­ford (Con­nec­ti­cut) nel dicem­bre 1908, in occa­sione del suo ter­zo viag­gio ame­ri­cano, abbia guar­dato con par­ti­co­lare atten­zione ai model­li di que­sta fab­brica. Si sa che al suo rien­tro da que­sto viag­gio rive­de com­ple­ta­mente il pro­getto del­la mac­china e intro­duce varie inno­va­zioni soprat­tutto nei cine­ma­ti­smi, cioè nell’insieme degli orga­ni di tra­smis­sione del movi­mento dal tasto alla leva dei carat­teri. L’ingegnere tro­va nuo­ve solu­zioni che garan­ti­scono mag­giore faci­lità e doci­lità di scrit­tura, tan­to che può regi­strare vari bre­vetti in Euro­pa e America.

 

 

 

Carat­te­ri­sti­che:Mac­china per scri­vere manua­le standard.

Tastie­ra: 42 tasti, cor­ri­spon­denti a 84 segni.

Nastro: in tes­suto altez­za 13 mm; cam­bio colo­re nastro con levet­ta posta in alto a destra del­la tastiera.

Tabu­la­tore: deci­male con otto tasti (nel­la ver­sione con tabulatore).

Car­relli: tre car­relli dispo­ni­bili con 80, 110 e 150 spazi.

Inter­li­nee: leva inter­li­nea con quat­tro posizioni.

Matri­cola: lato destro sot­to il car­rello, i pri­mi due nume­ri cor­ri­spon­dono all’anno di produzione.

Pro­du­zione: dal 1911.

Pro­getto mec­ca­nico: Camil­lo Olivetti.

Car­roz­ze­ria: tela­io por­tante e lamie­rini di copertura.

Colo­ri: nero lucido.

Note: nel 1908 l’ingegnere Camil­lo Oli­vetti ed una ven­tina di suoi col­la­bo­ra­tori ini­zia­rono la pro­get­ta­zione del­la pri­ma mac­china per scri­vere stan­dard italiana.

La Oli­vetti M1 ven­ne pre­sen­tata per la pri­ma vol­ta nel 1911 all’Esposizione Uni­ver­sale di Tori­no: nel cata­logo del­la mostra figu­ra come “…La pri­ma e uni­ca fab­brica ita­liana di mac­chine per scrivere…”.

La rea­liz­za­zione di que­sto model­lo fu pos­si­bile gra­zie all’introduzione di nuo­vi mac­chi­nari auto­ma­tici, come tor­ni e fre­se, acqui­stati da Camil­lo Oli­vetti in America.

All’inizio la pro­du­zione era di cir­ca die­ci mac­chine al gior­no e tro­vava dif­fi­coltà di ven­dita a cau­sa del pre­giu­di­zio, dif­fuso, in quel perio­do, cir­ca l’inferiorità del pro­dotto ita­liano rispet­to ai model­li ame­ri­cani e tedeschi.

Nel 1915 la pro­du­zione fu qua­si inter­rotta a cau­sa dell’inizio del­la Pri­ma Guer­ra Mon­diale: si pas­sò dal­le mac­chine per scri­vere al mate­riale bel­lico (spo­lette per

arti­glie­ria, magne­ti per avia­zione, val­vole per diri­gi­bili, par­ti per mitra­glia­trici e fucili).

Nel 1920 la pro­du­zione del­la M 1 si con­cluse per pas­sare alla M 20: com­ples­si­va­mente furo­no pro­dotte cir­ca 5500 macchine.