Alternanza scuola — lavoro per gli studenti del liceo Manzoni

MANSIONE SVOLTA PRESSO MUSEO OLIVETTIdsc_2563 dsc_2601 dsc_2666

All’inizio del ter­zo anno sco­la­stic­noi stu­den­ti era­va­mo a cono­scen­za di dover intra­pren­de­re un nuo­vo per­cor­so che ci avreb­be intro­dot­to al mon­do del lavo­ro, un per­cor­so for­ma­ti­vo il cui sco­po era quel­lo di far­ci pren­de­re coscien­za del­le respon­sa­bi­li­tà a cui van­no in con­tro gli adul­ti quan­do affron­ta­no espe­rien­ze lavorative.
Tra le varie opzio­ni che ci era­no sta­te pro­po­ste, qua­li atti­vi­tà pres­so la biblio­te­ca dio­ce­sa­na, hostess, volon­ta­ria­to, tea­tro clas­si­co… abbia­mo scel­to quel­la che meglio riflet­te­va i nostri inte­res­si: fotografia.

Il cor­so pre­ve­de­va ini­zial­men­te del­le lezio­ni di for­ma­zio­ne pres­so il liceo Man­zo­ni, con la visio­ne di alcu­ni fil­ma­ti riguar­do la nasci­ta del­la foto­gra­fia e i sui vari pro­gres­si nel tempo.
A par­ti­re dal­la ter­za lezio­ne, ci sia­mo reca­ti pres­so il museo dina­mi­co del­la tec­no­lo­gia Oli­vet­ti. La biblio­te­ca qui pre­sen­te è dedi­ca­ta al gior­na­li­sta Fede­ri­co Scial­la. Quest’ultimo ini­ziò la sua atti­vi­tà da gior­na­li­sta nel 1953 come col­la­bo­ra­to­re de “Il gior­na­le”, testa­ta napo­le­ta­na, che però alla fine degli anni ‘50 ces­sò all’improvviso le pubblicazioni.
Nel 1958 fu cor­ri­spon­den­te tito­la­re del “Roma”, del qua­le diven­tò capo redat­to­re del­la pro­vin­cia di Caser­ta. Fu cor­ri­spon­den­te del­la RAI-TV per mol­ti anni. Dires­se la reda­zio­ne caser­ta­na del gior­na­le di Napo­li quan­do ter­mi­nò le pub­bli­ca­zio­ni il gior­na­le “Roma”. La rubri­ca più cono­sciu­ta era “Le nota­rel­le”, uno spac­ca­to del­la vita socia­le e poli­ti­ca di Caser­ta. È con­si­de­ra­to il mae­stro di mol­ti gior­na­li­sti pub­bli­ci­sti locali.

Inol­tre la biblio­te­ca pro­vin­cia­le con­tie­ne volu­mi pro­ve­nien­ti dal­l’ar­chi­vio di Nino Cor­te­se, sto­ri­co e acca­de­mi­co ita­lia­no, spe­cia­li­sta di sto­ria del Risor­gi­men­to. Col­la­bo­rò con le due rivi­ste “Cro­na­che let­te­ra­rie” e “Plu­ra­lia”. Fre­quen­tò l’Università di Napo­li e con­tri­buì alla ste­su­ra dell’opera “Il pen­sie­ro poli­ti­co meri­dio­na­le del­la sto­ria nei sec. XVII e XVIII”. Nel 1920 diven­ne pro­fes­so­re di sto­ria nel Real Col­le­gio mili­ta­re del­la Nun­zia­tel­la, all’U­ni­ver­si­tà di Mes­si­na, all’U­ni­ver­si­tà di Paler­mo, all’U­ni­ver­si­tà di Pavia e all’U­ni­ver­si­tà di Napo­li. Nel 1972 fu vice­pre­si­den­te dell’Istituto per la sto­ria del Risor­gi­men­to. Curò anche l’edizione dell’opera omnia di Fran­ce­sco De Sanc­tis. Morì a Napo­li nel 1972. Inol­tre, a Mad­da­lo­ni c’è una scuo­la inti­to­la­ta a suo nome. Secon­do Cor­te­se il Risor­gi­men­to meri­dio­na­le era un movi­men­to radi­ca­to nel­la tra­di­zio­ne loca­le, ma allo stes­so tem­po uni­to alla cono­scen­za ita­lia­na ed euro­pea, al Rina­sci­men­to, alla cri­si del Sei­cen­to e al rifor­mi­smo illu­mi­ni­sti­co del Settecento.
Nel 1952 fu attac­ca­to per que­ste sue posi­zio­ni, ma egli dife­se la con­ce­zio­ne del Risor­gi­men­to inte­so come pro­ces­so poli­ti­co-cul­tu­ra­le, affer­man­do: “Quan­do nego l’importanza di una que­stio­ne socia­le nel Risor­gi­men­to, nego la pre­sen­za nel­la clas­se poli­ti­ca, di libe­ra­li e demo­cra­ti­ci, di una pre­ci­sa e con­sa­pe­vo­le volon­tà di risol­ve­re in for­me demo­cra­ti­che i rap­por­ti socia­li”. Inol­tre nel 1926, Cor­te­se pub­bli­cò “Sto­ria poli­ti­ca d’Italia” e “Sto­ria del Regno di Napo­li”. In que­sto perio­do affer­mò anche che la sto­ria del Mez­zo­gior­no deve esse­re inse­ri­ta nel qua­dro del­la sto­ria del­le ori­gi­ni dell’unità nazionale.

Nel­la biblio­te­ca del Museo Oli­vet­ti, duran­te l’alternanza, abbia­mo tro­va­to nume­ro­si volu­mi in sta­to di com­ple­to abban­do­no, rico­per­ti di pol­ve­re e non rile­ga­ti, a rischio dun­que di esse­re per­du­ti per sem­pre; docu­men­ti riguar­dan­ti il Regno del­le due Sici­lie e libri del Set­te­cen­to, cor­ro­si dal­l’u­mi­do e dagli inset­ti, neces­sa­ri di restauro.

Rite­nia­mo quin­di che la nostra alter­nan­za sia sta­ta di gran­de uti­li­tà per sal­va­guar­da­re il patri­mo­nio del­la pro­vin­cia di Caser­ta, dun­que del­la comu­ni­tà, che sen­za il nostro con­tri­bu­to sareb­be anda­to irri­me­dia­bil­men­te perduto.

Maria Rosa­ria Car­li­no, 3BL
Mar­ghe­ri­ta Cer­re­to, 3BL
Anna­ri­ta Mastro­ian­ni, 3BL
Raf­fae­la Ian­niel­lo, 3BL
Cate­ri­na Pez­zel­la, 3Bl
Anti­mo Cic­chiel­lo, 3BL