Giandomenico Lepore per oltre sette anni ha retto la più calda e affollata Procura d’Italia.
È stato il regista di alcune tra le indagini più delicate della storia della seconda Repubblica: Calciopoli, l’inchiesta sulla P4, sul bunga bunga e le escort a palazzo Grazioli, passando per l’emergenza rifiuti e le bonifiche fantasma in Campania, gli appalti al Comune di Napoli e le megatruffe sulle invalidità civili, solo per citarne alcune.
È Giovandomenico Lepore, procuratore della Repubblica del capoluogo partenopeo dall’ottobre 2004 al dicembre 2011, l’uomo che ha domato la faida di Scampia ed ha assicurato alla giustizia Antonio Iovine, Michele Zagaria e i fratelli Pasquale e Salvatore Russo, quattro tra i più pericolosi boss della camorra, latitanti per decenni. In una lunga intervista affronta le questioni più spinose e controverse della giustizia in Italia, non risparmiando critiche e bordate polemiche a una classe politica inefficiente e autoreferenziale. Un racconto senza omissioni o censure, che illumina di una luce nuova uno spaccato della storia del nostro Paese. Postfazione di Sergio Zazzera.