ELSERINO PIOL, il mio ricordo
di Giuseppe Silmo
La prima volta incontrai Piol nel 1966, quando, proveniente dalla Filiale di Torino, mi fece il colloquio per inserirmi nel Marketing Centrale Olivetti ad Ivrea, di cui lui era il Direttore.
La segretaria Ofelia Candellieri mi fece entrare nel suo grande ufficio o meglio nella nebbia del fumo del suo sigaro toscano. Non ne provai alcuna soggezione, non mi propinò le solite domande, che si suppone vengano fatte in queste casi, ma mi domandò cosa ne pensassi della Copia 105, da poco lanciata, io ne diedi un giudizio molto negativo, perché mi aveva appena fatto perdere un cliente importante, essendosi mangiata l’originale. Lui ne fu evidentemente soddisfatto perché entrai al Marketing.
L’ultima volta ci vedemmo alla Sala Cupola dell’Hotel La Serra d’Ivrea nel 2008, per la presentazione del mio libro “MDC Macchine da Calcolo Meccaniche Olivetti e non solo. Natale Capellaro il genio della meccanica”, di cui lui scrisse la prefazione, un prezioso pezzo di storia aziendale.
Ci sentimmo ancora a proposito del mio terzo libro “Olivetti e l’Elettronica”, quando io gli chiesi come avvenne che la P101 non passò alla General Elettric. Lui mi rispose semplicemente con queste parole, che mi confermò con una mail:
“Quando venne deciso il passaggio della Divisione Elettronica alla General Electric fu costituito un gruppo di lavoro per la classificazione dei prodotti in modo da dividerli per competenza. Il gruppo di lavoro di cui facevano parte Elserino Piol e Mario Caglieris definì la Programma 101 come macchina da calcolo quindi di competenza Olivetti.”
Estremamente modesto, Caglieris, da me intervistato, mi disse che l’idea geniale di chiamare Il Programma 101, che significava il calcolatore, La Programma 101, che significava la calcolatrice meccanica, come La Divisumma 24, la ebbe Piol ed inoltre: “Io, insieme ad Elserino Piol, abbiamo fatto un intervento urgente di modifica delle “cartoline” del personale addetto e delle “schede progetto” della futura Programma 101, sostituendo ogni riferimento all’elettronica con riferimenti alla meccanica”.
Cosa questa che pochi ricordano, anzi negli ultimi anni è stata completamente stravolta da una scrittrice americana, con l’ausilio di qualche male informato.
Quindi dobbiamo a Piol l’aver preservato, insieme a Caglieris, la P101 nell’ambito Olivetti.
A Lui va il mio profondo ricordo di un uomo buono e onesto, un gigante sicuramente, soprattutto un vero olivettiano.
Di seguito la foto con Piol alla presentazione del mio libro con la sua prefazione (dicembre 2008)
da FB