Scena: Un salotto elegante di una villa di Ivrea.
Personaggi:
- Carlo De Benedetti, imprenditore e manager italiano
- Adriano Olivetti, imprenditore e filantropo italiano
Dialogo:
De Benedetti: Adriano, è un piacere finalmente incontrarti.
Olivetti: Anche per me, Carlo. Sono curioso di sapere cosa ne pensi della Olivetti oggi.
De Benedetti: Beh, direi che è un’azienda in buona salute. Abbiamo recuperato le perdite degli anni precedenti e siamo tornati a essere competitivi sul mercato internazionale.
Olivetti: Questo è un risultato importante. Ma cosa ne pensi del futuro dell’azienda?
De Benedetti: Penso che l’Olivetti abbia davanti a sé ancora molte sfide. Dobbiamo continuare a investire nell’innovazione, per non rimanere indietro rispetto ai nostri concorrenti. Dobbiamo anche ampliare la nostra gamma di prodotti e servizi, per soddisfare le esigenze di un mercato sempre più esigente.
Olivetti: Sono d’accordo con te. L’innovazione è sempre stata la chiave del successo dell’Olivetti. E la nostra gamma di prodotti e servizi deve essere in grado di rispondere alle esigenze di un mondo in continua evoluzione.
De Benedetti: Ma non dobbiamo dimenticare che l’Olivetti è anche un’azienda con una forte vocazione sociale. Dobbiamo continuare a investire nelle persone e nelle comunità locali, per contribuire a costruire un mondo migliore.
Olivetti: Sono orgoglioso di questo aspetto dell’Olivetti. È un impegno che dobbiamo continuare a portare avanti.
De Benedetti: Adriano, mi piacerebbe sapere cosa pensi del mio lavoro alla guida dell’azienda.
Olivetti: Sono soddisfatto di quello che hai fatto. Hai salvato l’Olivetti da una situazione difficile e l’hai riportata al successo.
De Benedetti: Grazie per le tue parole. È stato un lavoro impegnativo, ma sono contento di averlo fatto.
Olivetti: Carlo, c’è una cosa che non mi convince del tutto del tuo modo di fare impresa.
De Benedetti: Quale cosa?
Olivetti: Mi sembra che tu sia troppo concentrato sul profitto. A volte sembra che tu dimentichi che l’azienda non è solo un’entità economica, ma anche una comunità di persone.
De Benedetti: Lo so, Adriano. Ma credo che il profitto sia importante per garantire la sopravvivenza dell’azienda e per consentire di investire nell’innovazione e nel sociale.
Olivetti: Capisco il tuo punto di vista. Ma credo che sia possibile coniugare profitto e valori sociali.
De Benedetti: Forse hai ragione. È un aspetto su cui devo riflettere.
Olivetti: Carlo, è stato un piacere parlare con te. Spero di poterci incontrare di nuovo presto.
De Benedetti: Anche per me è stato un piacere. Arrivederci, Adriano.
(De Benedetti e Olivetti si salutano.)
Fine scena
Commento:
Il faccia a faccia tra Carlo De Benedetti e Adriano Olivetti è un incontro tra due grandi imprenditori con visioni diverse dell’impresa. De Benedetti è un manager pragmatico, concentrato sul profitto e sull’innovazione. Olivetti, invece, è un filantropo che crede nel ruolo sociale dell’impresa.
Nonostante le loro differenze, i due uomini condividono una passione per l’Olivetti e un desiderio di costruire un mondo migliore. Il loro incontro è un’occasione per riflettere sui valori dell’impresa e sul suo ruolo nella società.