La lettera 22 compie 70 anni

Era il 1950  quando la Olivetti mise in produzione la Lettera 22, la macchina da scrivere portatile che rivoluzionò il modo di scrivere e divenne la macchina preferita dei più grandi giornalisti italiani. Pregi della Lettera 22 erano la leggerezza (solo 3 chili) e la maneggevolezza, ma anche alcune caratteristiche tecniche che la rendevano unica.

 (il progetto è di Giuseppe Beccio) e nel design (Marcello Nizzoli), la Lettera 22 ha un enorme successo commerciale e contribuisce in modo importante all’affermazione dell’Olivetti sui mercati internazionali. 

Tut­ta­via la Let­te­ra 22 fu soprat­tut­to un ogget­to di desi­gn. Nel 1954 vin­se il Com­pas­so d’oro, nel 1959 ven­ne pre­mia­ta come miglior pro­dot­to di desi­gn del seco­lo secon­do l’Illinois Insti­tu­te of Tech­no­lo­gy. Esem­pla­ri del­la Let­te­ra 22 sono espo­sti nei più impor­tan­ti musei del mon­do, MOMA compreso.

Pro­get­ta­ta da Mar­cel­lo Niz­zo­li e Giu­sep­pe Bec­cio, Adria­no Oli­vet­ti vol­le che venis­se pro­dot­ta com­ple­ta­men­te ad Agliè e non ad Ivrea. Rima­se in pro­du­zio­ne fino al 1959, quan­do ven­ne sosti­tui­ta dal­la Let­te­ra 32.

Alla Let­te­ra 22 suc­ce­det­te come ere­de la Let­te­ra 32 che fu mol­to popo­la­re tra gior­na­li­sti e stu­den­ti ed ebbe come il pre­ce­den­te model­lo un gran­de suc­ces­so com­mer­cia­le in tut­to il mondo.

La sta­tua di Indro Mon­ta­nel­li pre­sen­te negli omo­ni­mi giar­di­ni di Mila­no rea­liz­za­ta dal­lo scul­to­re Vito Ton­gia­ni ritrae il gior­na­li­sta tosca­no inten­to a scri­ve­re sul­la pro­pria Let­te­ra 22.

A Ivrea esi­ste oggi una squa­dra di basket chia­ma­ta Let­te­ra 22