Nacque il 4 aprile 1914 a Saigon, Marguerite Duras, pseudonimo di Marguerite Germaine Marie Donnadieu, scrittrice, regista e sceneggiatrice francese. La Duras ha inventato una scrittura particolarissima, piena di silenzi e di risonanze interiori. Le sue opere sono nello stesso tempo racconti, poemi in prosa e sceneggiature.
La macchina per scrivere preferita da Marguerite Duras era una Olivetti MP1 che utilizzò per tantissimi racconti.
Nell’ultimo periodo della sua vita, a causa dell’età avanzata e delle condizioni di salute, non scriveva più di persona, ma dettava i suoi romanzi a Yann Andrèa Steiner, il compagno degli ultimi 16 anni della sua vita.
Questa è stata la sua splendida dichiarazione d’amore e di ammirazione di Yann, segno di un grande rapporto di stima e di un amore insostituibile: “Sì, sono qui per prendere in consegna le parole che dici, per lasciarti scrivere mentre io resto in silenzio, mentre non capisco, mentre tu inventi la storia vera del mondo. Sono qui per questo, per evitare che finisca, per far sì che le parole siano scritte sulla pagina. Che i libri siano fatti e offerti a tutti, a tutti i lettori che non sanno ancora che questo libro li aspetta. Sono qui per tenerti in vita, per amare te e le parole e le storie”. La relazione fra i due personaggi sembra andare oltre i limiti sentimentali e continua a essere bellissima ed esemplare.