
Ha la classica feritoia per l’inserimento del floppy disk da 1.44 Mbyte sulla parte anteriore sinistra, la batteria appena girato l’angolo sulla parte destra, che precede lo sportelletto in cui si vanno ad inserire le due eventuali schede a standard PCMCIA di tipo II (o una di tipo III). Subito appresso ecco il connettore per l’alimentazione esterna a 14,4 volt assicurata da un alimentatore di dimensioni notevoli, dal peso inversamente proporzionale: molto leggero. Per chi viaggia tra gli accessori opzionali, come la batteria al nichel idrogeno, c’è un utile adattatore per la presa dell’accendisigaro dell’auto.
La parte che contiene la tastiera è stata disegnata affinché la parte bassa sia sgombra e possa fare da supporto di appoggio al palmo delle mani per consentire una digitazione sicura e riposante. Il polimero che compone questa parte è più morbido del resto del computer. E’ dotato di uno schermo LC a colori di buona qualità e di grandi dimensioni per l’epoca, piatto e compatto. Supporta l’ibernazione e la batteria ha una durata accreditata di circa 2 ore e mezza.
Il design unico del computer, combinato con l’inconsueto color sabbia, gli valse numerosi premi di design, tra cui il premio MAU Industrial Design Award ed il Compasso D’Oro dell’Associazione per il Disegno Industriale (ADI).
Fonte MCmicrocomputer n.144 — Ottobre 1994