Matera capitale della cultura grazie ad Adriano Olivetti

sca­ri­ca la testimonianza 

CON UNA TESTIMONIANZA INEDITA DI FRIEDRICH G.FRIEDMANN RACCOLTA DA LAURA OLIVETTI
Fede­ri­co Bilò, Etto­re Vadini
Pub­bli­ca­to nel 2013
Col­la­na Intan­gi­bi­li 23 — 282pp. — ISBN: 978 88 96770 21 4

Nel 1950 Adria­no Oli­vet­ti arri­va a Mate­ra. Lo stes­so anno in cui a Ivrea la Oli­vet­ti lan­cia la Let­te­ra 22, raf­for­za la rete di con­so­cia­te este­re, apre con­va­le­scen­zia­ri per i dipen­den­ti, nuo­vi asi­li e colo­nie esti­ve. Nel­la “capi­ta­le sim­bo­li­ca del mon­do con­ta­di­no” — come Adria­no la defi­ni­sce — incon­tra i gio­va­ni fra­tel­li Sac­co. Albi­no e Leo­nar­do sono diver­si ma han­no in comu­ne l’energia, l’intelligenza e la pas­sio­ne civi­le per la loro cit­tà e il Mez­zo­gior­no. Con loro e con mol­ti altri, Adria­no tra­sfor­me­rà Mate­ra in un labo­ra­to­rio a cie­lo aper­to che supe­ra ogni tec­ni­ci­smo e auto­re­fe­ren­zia­li­tà, in cui è il meto­do inter­di­sci­pli­na­re a con­dur­re a risul­ta­ti ine­di­ti. Un fer­ti­le con­fron­to tra pro­get­ti­sti, assi­sten­ti socia­li, inge­gne­ri, scrit­to­ri, filo­so­fi che crea i pre­sup­po­sti per il recu­pe­ro e la rico­stru­zio­ne di luo­ghi che resti­tui­sca­no digni­tà e cit­ta­di­nan­za alle persone.