Antonio Michela Zucco, la stenografia

mac­chi­na miche­la costrui­ta dal­la SEMAR srl di Castelfidardo

Non ave­vo mai sen­ti­to par­la­re di uno ste­no­gra­fo. Fin quan­do al museo dina­mi­co del­la tec­no­lo­gia m’è capi­ta­ta tra le mani “Miche­la” ‚una spe­cie di pia­no­for­te, com­po­sto da ven­ti tasti..Mi è sta­to det­to che era una mac­chi­na nuo­va di zec­ca, desti­na­ta al museo, che pro­ve­ni­va da un’azienda che le costrui­va in pochi esem­pla­ri desti­na­ti al sena­to del­la repub­bli­ca ita­lia­na, La uti­liz­za­va­no gli stenografi.

La ste­no­gra­fia è una scrit­tu­ra manua­le più bre­ve del­la gra­fia alfa­be­ti­ca, rea­liz­za­ta con segni par­ti­co­la­ri e oppor­tu­ne nor­me abbre­via­ti­ve del­la paro­la e del­la fra­se, sco­po di con­sen­ti­re una tra­scri­zio­ne più rapi­da del discor­so par­la­to. I pri­mi esem­pi di abbre­via­zio­ne del­le for­me dell’alfabeto sono da ricer­ca­re pres­so i gre­ci e i roma­ni rico­stru­zio­ne del siste­ma dell’Acropoli risul­ta che fon­da­men­ta­le è il segno fis­sa­to per la vocale(basti pen­sa­re all’importanza a del­le voca­li nel­la lin­gua greca),a varie altez­ze dal seg­men­to scel­to per la voca­le si aggiun­go­no trat­ti diver­sa­men­te dispo­sti a rap­pre­sen­ta­re le sil­la­be. Il segre­ta­rio di Cice­ro­ne per tra­scri­ve­re i discorsi,aveva ela­bo­ra­to un siste­ma di cir­ca 4000 sim­bo­li che furo­no poi chia­ma­ti “ notae tironianae”.In Inghil­ter­ra per cir­ca due seco­li si svi­lup­pa il siste­ma “Taylor”,diversi lin­guag­gi a base geometrica.Appartengono a que­sto grup­po il “Pit­man” e l’italiano “Marchionni”.Consistono in segni geo­me­tri­ci per le consonanti,mentre le voca­li sono di soli­to rap­pre­sen­ta­te da pun­ti­ni e lineette.Sulla fal­sa riga degli inglesi,i napo­le­ta­ni Emi­lio Aman­ti e Filip­po Del­pi­no lo rese­ro il pri­mo siste­ma adot­ta­to nel nostro Paese.Da Napoli,a Trieste,Milano,Venezia e Geno­va apri­ro­no del­le vere e pro­prie scuo­le di stenografia.Seguì il siste­ma “Pit­man” più efficace.In tem­pi recen­ti furo­no ela­bo­ra­ti diver­si siste­mi ‚det­ti “di stato”,ispirati al model­lo tedesco,come il “Meschini”,il “Cima”(di Gio­van­ni Vin­cen­zo Cima).Il meto­do Cima fa par­te del siste­ma misto,che rap­pre­sen­ta le con­so­nan­ti e le voca­li con segni geo­me­tri­ci fissi.La ste­no­gra­fia nasce dal biso­gno di supe­ra­re un pro­ble­ma pratico,cioè di scri­ve­re alla velo­ci­tà del par­la­men­to Tro­vò solu­zio­ne Anto­nio Miche­la Zuc­co che nel­la secon­da metà dell’ 800 inven­tò il rivo­lu­zio­na­rio siste­ma stenografico,che,venne usa­to nel­le aule la pri­ma vol­ta nel dicem­bre 1880,con il nome dell’inventore.Nel 1863 Zuc­co illu­strò al “Con­gres­so Peda­go­gi­co che si ten­ne a Mila­no a “palaz­zo Brera”il suo siste­ma di stenografia.La mac­chi­na in poco tem­po otten­ne il bre­vet­to ita­lia­no e statunitense,arrivando anche in Francia.Vinse la meda­glia d’argento nel 1878 e quel­la d’oro nel 1881 all’esposizione di Mila­no. .”Il pre­sen­te pro­ces­so sillabico,oltre alla stenografia,è anco­ra appli­ca­bi­le ai seguen­ti casi:per la let­tu­ra e scrit­tu­ra dei ciechi,per la ripro­du­zio­ne di un discor­so per mez­zo dell’elettricità,per uti­liz­za­re la recen­te por­ten­to­sa inven­zio­ne del telefono”

.Zuc­co si fece pro­mo­to­re di nuo­vi espe­ri­men­ti ed inven­zio­ne soprat­tut­to quan­do ad Ivrea conob­be Camil­lo Olivetti.I due strin­se­ro un for­te lega­me di amicizia.”Il siste­ma Miche­la” si basa sul prin­ci­pio del­la divi­si­bi­li­tà del­le paro­le in sillabe.Permettendo la scrit­tu­ra con­tem­po­ra­nea del­le let­te­re di ogni sil­la­ba ren­den­do più velo­ce la com­po­si­zio­ne di un’intera parola.Vengono uti­liz­za­te abbre­via­zio­ni e sigle.La macchina,nella qua­le era instal­la­to il pro­to­col­lo Midi, soft­ware di rico­no­sci­men­to, era com­po­sta da ven­ti tasti. Lo ste­no­gra­fo rap­pre­sen­ta uno stru­men­to fon­da­men­ta­le per il reso­con­ti­sta. Il reso­con­to ste­no­gra­fi­co è il docu­men­to a stam­pa, pub­bli­ca­to anche on line che ripor­ta fedel­men­te ciò che suc­ce­de nell’aula del sena­to. Accan­to allo ste­no­gra­fo c’è il reso­con­ti­sta che ha il com­pi­to di regi­stra­re agitazioni,applausi,discussioni,ecc..

È neces­sa­rio rispet­ta­re tre esi­gen­ze per sti­la­re un reso­con­to: comu­ni­ca­re, infor­ma­re e docu­men­ta­re. La boz­za pri­ma di esse­re stam­pa­ta dal­la tipo­gra­fia del sena­to per esse­re pub­bli­ca­ta nell’archivio legi­sla­ti­vo vie­ne ricon­trol­la­ta e poi assem­bla­ta. Ini­zial­men­te la “Miche­la” era mon­ta­ta su di un tavo­li­no a tre pie­di di legno,permettendo così,di avvi­ci­nar­si al senatore.Dopo un cer­to nume­ro di bat­tu­te lo ste­no­gra­fo impie­ga qua­ran­ta minu­ti per trascrivere,allo sca­de­re del tem­po que­sti tor­na in aula e ricomincia.Dagli anni cin­quan­ta in poi,il tavo­lo degli ste­no­gra­fi ven­ne avvi­ci­na­to all’emiciclo faci­li­tan­do l’ascolto del­la discus­sio­ne con l’uso del­le cuffie.Si pen­sò in segui­to all’utilizzo di una tastie­ra musi­ca­le col­le­ga­ta diret­ta­men­te con il com­pu­ter attra­ver­so una comu­ne por­ta usb.Ora il sena­to dispo­ne anche di un archi­vio audiovisivo,che tut­ta­via non può esse­re sosti­tu­ti­vo del­lo stru­men­to cartaceo,previsto dall’articolo ses­san­ta del rego­la­men­to del senato.

La tec­no­lo­gia svi­lup­pan­do­si è arri­va­ta ai tem­pi contemporanei,un esem­pio è la “Semar”. La Semar s.r.l. è sta­ta fon­da­ta nel 1973 a Castel­fi­dar­do. Attual­men­te sor­ge su un area indu­stria­le coper­ta di all’in­cir­ca 4.000 metri qua­dra­ti, pro­get­ta, rea­liz­za e for­ni­sce ali­men­ta­to­ri, tra­sfor­ma­to­ri e avvol­ti elet­tro­ma­gne­ti­ci in gene­re, con carat­te­ri­sti­che spe­ci­fi­che, inno­va­ti­ve e per­so­na­liz­za­te in base alle richie­ste del sin­go­lo clien­te. La Semar è sta­ta tra le pri­me azien­de in Ita­lia ad inve­sti­re nel­la tec­no­lo­gia swit­ching, che ci ha per­mes­so, gra­zie all’av­ven­to dei nuo­vi inte­gra­ti mono­li­ti­ci di poten­za di pre­sen­tar­ci sul mer­ca­to anche nel set­to­re dei pic­co­li alimentatori.

La gran­de espe­rien­za matu­ra­ta nel tra­sfor­ma­to­re swit­ching ci ha con­sen­ti­to infat­ti di rea­liz­za­re ali­men­ta­to­ri e tra­sfor­ma­to­ri sem­pre più affi­da­bi­li, eco­no­mi­ci e con dimen­sio­ni sem­pre più ridot­te. La qua­li­tà dei pro­dot­ti e di tut­ti i ser­vi­zi vie­ne inol­tre garan­ti­ta dal­la cer­ti­fi­ca­zio­ne UNI EN ISO 9001 con­se­gui­ta nel 1995 e da nume­ro­se cer­ti­fi­ca­zio­ni di pro­dot­to rila­scia­te dai più noti enti. Alla doman­da di fles­si­bi­li­tà e putua­li­tà di con­se­gna la Semar rispon­de tra­mi­te l’u­ti­liz­zo di nuo­ve solu­zio­ni infor­ma­ti­che in gra­do di ana­liz­za­re e pia­ni­fi­ca­re i fab­bi­so­gni attra­ver­so poli­ti­che MRPCRP.

Dal Gen­na­io 2002 abbia­mo fon­da­to un’u­ni­tà pro­dut­ti­va nel­la repu­bli­ca popo­la­re cine­se ad Hang­z­hou deno­mi­na­ta Semar­chi­na Co. LTD.
Lo sco­po di que­sta nuo­va uni­tà pro­dut­ti­va è quel­lo di aumen­ta­re la com­pe­ti­ti­vi­tà sul mer­ca­to inter­na­zio­na­le pur man­te­nen­do la stes­sa fles­si­bi­li­tà e gli stes­si stan­dard pro­dut­ti­vi del­la Semar Italia.

Per poter meglio ser­vi­re il mer­ca­to euro­peo e per rispon­de­re in manie­ra rapi­da alle esi­gen­ze di fles­si­bi­li­tà, nel 2005 abbia­mo aper­to un altro sta­bi­li­men­to in Tuni­sia deno­mi­na­to Selt.