PENSIERI DAL LIBRO “OLIVETTI 1908–1958”
di Carlo Carloni
Possiedo questo libro che per me vale un tesoro unico, giacché contiene testimonianze e immagini che sono balsamo per le mie ferite, mai rimarginate, inferte in me ed in tanti come me, dalla perdita della Gioia che ho goduto in Olivetti, dove ho militato 38 anni, dal 1949 al 1987: tanti anni pieni di serenità, quelli del libro, ai quali ne sono però seguiti altri sofferti, gli ultimi dolorosissimi per gli inganni subìti, dopo la morte di Adriano, fino alla resa finale, spogliato di ogni avere. Salvo il vanto d’aver conseguito la Spilla e la Medaglia d’oro Olivetti, simboli questi eroici, inalienabili.
Le prime 10 pagine del libro sono gli Appunti, scritti da Adriano nel luglio 1958, che raccontano l’iter della fabbrica, dalla nascita, ad opera del padre Camillo nel 1908, e nei primi 50 anni della sua storia, con Lui Presidente dal 1932. E’ il racconto di un successo imprenditoriale universale, dovuto ai loro ideali tra i più alti al mondo, ottenuto dalla fabbrica creata con la fede negli eterni valori dello spirito, cioè dalla forza creativa dell’Amore per sé, per gli altri, per il mondo. Questa forza incontenibile è esondata verso il prossimo, donando, con l’amore, verità, giustizia, cultura, bellezza, cioè i valori che valgono la vita. Egli stesso ha sentito il bisogno, scrivendo la rivelazione delle Sue Verità, di farci dono di sé, dei suoi sentimenti, della sua anima. Questi, appunto, gli inestimabili “appunti” di Adriano.
E’ una lectio magistralis che dovrebbe essere studiata ed assimilata da ognuno sin dai primi anni di scuola, per ravvivare la fievole luce che oggi illumina i sentieri di Adriano, quelli che cambiano il mondo. Io la pubblico su Facebook perché altri ne facciano tesoro, la diffondano e possano confidare nel futuro. E’ il racconto che vale più di un’opera d’arte, scegliendo fra quelle più quotate da Sotheby’s: con i magici colori del suo nobile animo, la tecnica trascendente ed esclusiva dell’arte di amare, Adriano ha realizzato un’impresa unica, monumentale, intramontabile, che ha insegnato al mondo a fabbricare il bene ed il futuro per l’umanità.
Commoventi gli ultimi paragrafi dei suoi Appunti: ha voluto scrivere il testamento d’amore della sua vita? Ho letto più volte, e lo farò spesso, questi appunti che narrano con sincerità la miracolosa realtà mondiale creata con la dedizione di tutto se stesso. Infatti, alla sua morte, ha iniziato a morire questo prodigioso evento. Sopravvivono i ricordi indimenticabili, che resistono al logorio del tempo nelle preziose pagine di questo libro. Ogni parola, ogni immagine del libro, un vertice di gioia, ma subito, un abisso patito per il sogno infranto.