Dalla OMO alla OCN storia di una evoluzione

La OMO una real­tà impor­tan­te, ormai dimen­ti­ca­ta di Giu­sep­pe Sil­mo La OMO (Offi­ci­na Mec­ca­ni­ca Oli­vet­ti), l’ultima ma la più ama­ta crea­tu­ra di Camil­lo, rag­giun­ge, soprat­tut­to nel dopo­guer­ra, tra­guar­di sem­pre più ambi­zio­si; tut­ta­via la pub­bli­ci­sti­ca e poi la sto­rio­gra­fia Oli­vet­ti ne han­no par­la­to pochis­si­mo e negli ulti­mi anni per nul­la. Il tipo di pro­dot­to stes­so non si pre­sta a…

Correva l’anno 1984: Olivetti Marcianise

MILANO — Si chia­ma­no Macom e Modin­form e rap­pre­sen­ta­no lo stru­men­to attra­ver­so cui la Oli­vet­ti inten­de rilan­cia­re e riqua­li­fi­ca­re la sua pre­sen­za nel Mez­zo­gior­no crean­do quat­tro­cen­to posti di lavo­ro. Le due sigle sin­te­tiz­za­no i nomi di altret­tan­te socie­tà che il grup­po di Ivrea impian­te­rà a Mar­cia­ni­se (in pro­vin­cia di Caser­ta) spo­stan­do la voca­zio­ne del comprensorio…

Un ricordo di Giuseppe Calogero

Tra me e Giu­sep­pe Calo­ge­ro inter­cor­re­va una gene­ra­zio­ne e quan­do l’incontrai la pri­ma vol­ta, come sco­prii alcu­ni mesi dopo, tre livel­li azien­da­li.  Come ho appe­na det­to la dif­fe­ren­za di posi­zio­ne in azien­da, la sco­prii suc­ces­si­va­men­te e que­sto mi per­mi­se di cono­sce­re un po’ l’uomo e di apprez­zar­lo.  Cor­re­va l’anno 1975, for­se era il mese di…

L’energia del futuro

Tut­to quan­to pro­du­cia­mo ed uti­liz­zia­mo, dal­le cose rea­li a quel­le imma­te­ria­li (la musi­ca che ascol­ta­te è pos­si­bi­le gra­zie all’im­pie­go di una fon­te ener­ge­ti­ca. La nostra socie­tà moder­na è stret­ta­men­te dipen­den­te dal­la ener­gia elet­tri­ca la cui dispo­ni­bi­li­tà è cau­sa e moti­vo di stu­di e ricer­che sia per l’ot­ti­miz­za­zio­ne dei costi sia per il pro­gres­si­vo esau­ri­men­to delle…

La macchina per scrivere del maresciallo

  di Mar­ghe­ri­ta Bar­si­mi   Lo zio Bep­pe, che tut­ti chia­ma­va­no con gran rispet­to, “Mare­scial­lo Via­no”, mi ave­va dato l’abitudine, sin dal­le pri­me clas­si del­le scuo­le ele­men­ta­ri, di por­tar­mi, di ritor­no da ognu­na del­le sue “mis­sio­ni”, un bigliet­to da 1000 lire fre­sco di conio. Sen­za paro­le, lo estrae­va dal por­ta­fo­glio, dove con cura lo ave­va sistemato,…

Semplici e bellissimi ricordi di una infermiere professionale

  Sta­vo pas­seg­gian­do in via Jer­vis ad Ivrea, una Dome­ni­ca pome­rig­gio, quan­do ad un trat­to ricor­di e nostal­gie riaf­fio­ra­ro­no in me, facen­do­mi avvi­ci­na­re incu­rio­si­ta al civi­co 28. Un edi­fi­cio di gran­de archi­tet­tu­ra pro­get­ta­to da Figi­ni e Pol­li­ni e rea­liz­za­to nel 1958. Ospi­ta­va i Ser­vi­zi Sani­ta­ri Oli­vet­ti di fab­bri­ca nel qua­le ave­va sede l’infermeria ove ci…

Franco Tatò, il manager che si oppose alla politica aziendale di De Benedetti

Lo chia­ma­va­no Kai­ser Franz. Per gli stu­di in Ger­ma­nia, ma soprat­tut­to per il piglio di mana­ger duro e deci­sio­ni­sta: capa­ce di risa­na­re azien­de e mol­ti­pli­ca­re i pro­fit­ti, ma anche di taglia­re miglia­ia di dipen­den­ti. Però era anche una per­so­na col­ta, con una for­ma­zio­ne filo­so­fi­ca, aman­te dei libri. Un “mana­ger filo­so­fo”, che scri­ve­va libri di storia…

Il museo olivetti al settembre olivettiano Marcianisano con l’università Vanvitelli.

Dal 20 set­tem­bre al 31 otto­bre tra Area indu­stria­le e cen­tro urba­no in cor­so il Set­tem­bre Oli­vet­tia­no a Mar­cia­ni­se, rea­liz­za­to con il soste­gno del Comu­ne di Mar­cia­ni­se e la col­la­bo­ra­zio­ne di mol­ti part­ner all’interno del pro­get­to Mate­ria Viva, cura­to da Maria D’Ambrosio e Gio­van­ni Petro­ne per L’Associazione f2Lab aps e Casa del Con­tem­po­ra­neo, che dal…

Olivetti Addio

  Di Giu­sep­pe Sil­mo Oli­vet­ti Addio è il tito­lo di un libret­to scrit­to da Mario Caglie­ris, nell’ottobre 1991, in segui­to ad un sogno, fat­to in quel mese, sul defi­ni­vo sfal­da­men­to dell’Azienda. Sor­te che, peral­tro, non ave­va man­ca­to di dichia­ra­re al momen­to del­le sue dimis­sio­ni, il 30 apri­le 1991, con le seguen­ti paro­le “se con­ti­nua­te così fra cin­que anni…

Fotografia: Mario Giacomelli visto da Enzo Carli

IL REALE E L’ IMMAGINARIO (Omag­gio a Mario Gia­co­mel­li Cari­chi di signi­fi­ca­ti immen­si, i dolo­ri e i pen­sie­ri del­la ter­ra sono il moti­vo del­le foto­gra­fie di Mario Gia­co­mel­li, imma­gi­ni come far­fal­le, die­tro il vetro di una mac­chi­na foto­gra­fi­ca. Un’infanzia bre­ve ma che lo ha sem­pre nutri­to; l’idea si fa pen­sie­ro iti­ne­ran­te del­la sua ani­ma e…

L’azienda Italia non è solo Fiat

di: Fran­ce­sco Fra­vo­li­ni   Il lun­go per­cor­so di Adria­no Oli­vet­ti, rivi­sto attra­ver­so le testi­mo­nian­ze di auto­re­vo­li pro­ta­go­ni­sti azien­da­li, ci resti­tui­sce uno spac­ca­to di vita ita­lia­na. Non solo la sto­ria di un uomo che è sta­to capa­ce di abbi­na­re le logi­che e i suc­ces­si del­l’im­pre­sa a un pro­get­to socia­le anco­ra oggi inno­va­ti­vo, ma anche la memoria…

Olivetti: una storia breve

Let­tu­ra bra­no ini­zia­le (p. 15) Leg­ge Maria Tere­sa Ver­na­leo­ne “A ogni bat­ti­to d’ali pri­ma­ve­ri­le, a ogni stor­mir di fron­de autun­na­li, unal­tro dei gran­di pro­ta­go­ni­sti di que­sta sto­ria rag­giun­ge Camil­lo e Adria­no nell’empireo dei sogni. Pri­ma, Dome­ni­co Seme­ra­ro, poi Fran­ce­sco Nova­ra, segui­to da Ren­zo Zor­zi, e poi anco­ra Mario Caglie­ris, Otto­ri­no Bel­tra­mi, Cor­ne­lia Lom­bar­do, Lucia­no Gal­li­no e poi,…

Indro Montanelli e le sue macchine da scrivere Olivetti

Indro Mon­ta­nel­li è sta­to il più gran­de gior­na­li­sta ita­lia­no del Nove­cen­to. È sta­to anche sag­gi­sta e com­me­dio­gra­fo. Ha scrit­to miglia­ia di arti­co­li e una cin­quan­ti­na di libri, tra cui nume­ro­si libri di sto­ria usan­do qua­si uni­ca­men­te la sua inse­pa­ra­bi­le Oli­vet­ti Let­te­ra 22 ver­de e altre mac­chi­ne Oli­vet­ti. Negli ulti­mi anni usa­va una Oli­vet­ti Let­te­ra 32…

Adriano Olivetti: una visione di armonia politico-sociale

Uma­ni­tà del 2013. Pove­ra, sola e vio­len­ta. La cri­si ha col­pi­to duro, l’egoismo meto­do­lo­gi­co del­le ban­che inca­te­na e il pros­si­mo, fisi­ca­men­te vici­no, trop­po vici­no, diven­ta un mirag­gio o un peri­co­lo che atten­ta a un solip­si­smo pato­lo­gi­co e auti­sti­co. Cosa rima­ne? Trin­ce­rar­si nel bun­ker di un indi­vi­dua­li­smo debo­le, con­se­gnar­si alle logi­che dell’homo oeco­no­mi­cus o tra­scen­de­re la vita…

Giovanni Pascoli e la sua curiosa Macchina da scrivere

Il 6 apri­le 1912 mori­va a Bolo­gna Gio­van­ni Pasco­li, figu­ra emble­ma­ti­ca del­la let­te­ra­tu­ra ita­lia­na di fine Otto­cen­to, con­si­de­ra­to, insie­me a Gabrie­le D’An­nun­zio, il mag­gior poe­ta deca­den­te ita­lia­no. Nel 1867 accad­de l’episodio che segnò pro­fon­da­men­te la sen­si­bi­li­tà del poe­ta: l’assassinio del padre da par­te di igno­ti, men­tre ritor­na­va a casa. Que­sto avve­ni­men­to inter­rom­pe un perio­do di…