I
Il « Movimento Comunità» intende promuovere un movimento di opinione pubblica e un’azione politica direttamente nel popolo e nel seno dei diversi partiti per la instaurazione in Italia dello Stato Federale delle Comunità.
II.
DEI PUNTI FONDAMENTALI DEL NUOVO STATO.
I punti fondamentali che costituiscono l’indirizzo di azione del «Movimento Comunità» nel suo sforzo di realizzare un nuovo ordinamento dello Stato sono i seguenti:
1) L’indirizzo spirituale del nuovo Stato è rappresentato da quell’insieme di valori spirituali e morali che per accettazione comune si intendono denominare «civiltà cristiana». Questa dichiarazione non implica per nessuno una sottomissione politica all’autorità religiosa, ma riafferma il riconoscimento da parte dei laici, credenti e non credenti, cattolici e non cattolici, dei valori spirituali contenuti nel Vangelo.
2) L’economia nuova non deve essere più fondata esclusivamente sull’idea del profitto individuale, ma sarà coscienza al lavoro, ambizione di servire la Comunità, orgoglio di una professione; senso del dovere sociale, gioia di creare. Sia data dignità e consapevolezza di fini al lavoro; affinché sia posto termine al conflitto fra l’uomo e la macchina, si conferisca alla tecnica una più alta comprensione dei valori eterni della cultura.
3) L’idea di giustizia sociale da attuare per opera dello Stato sia sempre completata dallo spirito individuale di carità e tolleranza.
4) La cultura, in termini di ricerca indipendente di verità e bellezza, sia l’elemento caratteristico della nuova civiltà. Sia riconosciuto che senza una totale e completa uguaglianza dei mezzi di cultura, la libertà dell’uomo è illusoria.
5) Scopo della vita associata e individuale è precisamente il perfezionamento spirituale della personalità. poichè non si può prescindere dalla materia, sono indispensabili mezzi armonici di perfezionamento fisico, onde il nuovo Stato perseguirà strenuamente l’aumento generale del livello di vita di tutti gli strati sociali.
6) Il nuovo Stato riconosce Ie insufficienze e le debolezze di una struttura della società che non tenga conto contemporaneamente di tutti gli elementi atti a conferirle perfezione ed armonia. Perciò arte, scienza e tecnica, condizionata da una seria esperienza di vita associata, saranno inserite come termini indissociabili nella formazione di una nuova classe politica.
7) II nuovo Stato riconosce l’esistenza di un osta-colo di natura sociale conservatrice che si oppone all’elevazione materiale e culturale delle classi economicamente inferiori. Ne trae le conseguenze suggerendo e creando nuovi dispositivi di natura istituzionale, atti a garantire la possibilità di una società più equa di quella che risulterebbe dal conflitto sinora esistente fra le opposte forze.
8) Le libertà politiche fondamentali di parola, associazione, stampa, non possono essere condizionate. Il concetto di democrazia (integrato dal riconoscimento della cultura, della competenza e dell’esperienza), rimane elemento insostituibile dello svolgimento dell’intera vita politica.
9) Nè lo Stato nè l’individuo possono da soli realizzare il mondo che nasce. Sia accettato e spiritualmente inteso un nuovo fondamento mirante a ricomporre l’unità dell’uomo: una Comúnità concreta.
III.
10) I1 nuovo Stato sarà organizzato secondo leggi spirituali. Queste leggi riflettono tre principi fondamentali del nuovo ordinamento:
- a) una Comunità concreta quale base dell’ordinamento economico amministrativo e politico del Paese;
- b) un nuovo equilibrio politico fondato sull’organizzazione e parità giuridica di tre forze: centri comunitarii, lavoro, cultura;
- c) uno Stato organizzato mediante la collaborazione di veri e propri ordini politici (analoghi agli ordini religiosi e simili agli ordini professionali) riflettenti tutte e solamente le attività politiche aventi una radice spirituale, giustizia, lavoro, assistenza, cultura, urbanistica, economia sociale.
11) Lo Stato delle Comunità è concepito come una Federazione di Regioni autonome. Le Regioni alla loro volta saranno concepite come Federazioni di Comunità. Nel nuovo Stato, che prenderà il carattere di Stato Federale mediato, si presenterà:
- a) una soluzione di equilibrio tra autogoverno e decentramento amministrativo;
- b) l’eguaglianza delle costituzioni regionali allo scopo di assicurare l’unità dello Stato e la sua diretta origine dalle Comunità stesse;
- c) le Comunità sono considerate come organi di autogoverno e di decentramento regionale. Di conseguenza la loro prevaleste natura sarà quella di organi esecutivi della Regione e dello Stato.
IV.
12) Sul piano economico il Movimento si propone di instaurare un’economia socializzata non statizzata. Il modello della nuova impresa è rappresentato da una azienda industriale o agricola autonoma nella quale si stabilisca una compartecipazione pluralista e cioè divisa normalmente tra:
1) _Associazioni cooperative di lavoratori denominate Comunità di fabbrica e Comunità della Terra.
2) Sezioni industriali delle Comunità o delle Regioni o di entrambe.
3) Fondazioni autonome intese a difendere i diritti della persona.
4) Fondazioni autonome intese a stimolare il progresso tecnico-scientifico fuori e dentro le aziende.
V.
13) Possono aderire al «Movimento Comunità» tutte le persone iscritte o non iscritte a Partiti politici, che si impegnino a rispettare nella forma o nello spirito i punti programmatici di cui ai numeri 1 a 12.
I punti programmatici sono ampliati e chiariti in un memorandum», estratto in gran parte dall’Ordine Politico della Comunità e costituito dalle seguenti parti:
1) Idea di una Comunità concreta.
2) Di taluni principi che reggono l’ordinamento delle Comunità.
3) Per una civiltà cristiana (fini e fine della politica).
4) Tecnica delle Riforme.