La seconda macchina da scrivere di Camillo Olivetti

LUI_2832Fu pro­get­ta­ta nel 1920 da Camil­lo Oli­vet­ti, con il diret­to­re gene­ra­le Dome­ni­co Bur­zio per sosti­tui­re la Oli­vet­ti M1. È la pri­ma mac­chi­na da scri­ve­re del­la Oli­vet­ti immes­sa sul mer­ca­to inter­na­zio­na­le e vie­ne pre­sen­ta­ta alla Fie­ra inter­na­zio­na­le di Bru­xel­les. La M20 pre­sen­ta varie novi­tà, come il car­rel­lo che scor­re su gui­da fissa.

La tastie­ra è del tipo QZERTY, come è soli­to del­le mac­chi­ne ita­lia­ne (a par­te le moder­ne tastie­re per com­pu­ter). Oltre ai tasti di scrit­tu­ra la tastie­ra inclu­de una bar­ra spa­zia­tri­ce, due tasti del­le maiu­sco­le, un tasto fis­sa­ma­iu­sco­le, il tasto di ritor­no e un tasto di tabulazione.

L’insieme dei tasti di scrit­tu­ra ha un’evidente man­can­za: non è pre­sen­te il tasto col nume­ro 1 che si ottie­ne uti­liz­zan­do la let­te­ra l (elle) minu­sco­la oppu­re la I (i) maiu­sco­la; allo stes­so modo non è pre­sen­te lo zero, che si ottie­ne digi­tan­do la O (o) maiu­sco­la. Seb­be­ne que­sto oggi pos­sa sem­bra­re stra­no, era inve­ce piut­to­sto comu­ne nel­le vec­chie mac­chi­ne per scri­ve­re. Man­ca­no anche i tasti per le voca­li accen­ta­te maiu­sco­le usa­te nel­la scrit­tu­ra del­la lin­gua italiana.

 

Spe­ci­fi­che

  • Tec­no­lo­gia: Meccanica
  • Azio­na­men­to: Manuale
  • Tastie­ra: 43 tasti cor­ri­spon­den­ti a 86 segni
  • Ele­men­to di Scrit­tu­ra: A mar­tel­let­ti por­ta caratteri
  • Inter­li­nee: 4 posi­zio­ni più lo zero
  • Car­roz­ze­ria: Tela­io por­tan­te e lamie­ri­ni di copertura
  • Colo­ri: Nero Lucido
  • Dimen­sio­ne: 41 x 41 x 27 cm (LxP­xA)
  • Peso: 17 kg
  • Pro­du­zio­ne: dal 1920
  • Pro­get­to Mec­ca­ni­co: C. Oli­vet­ti, D. Burzio