La Macchina per Scrivere e’ uno strumento per molti, fu una Musa per alcuni: Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Dino Campana, Luigi Pirandello, Giorgio Scerbanenco, Umberto Saba, Vittorio Sereni, Beppe Fenoglio, Cesare Marchi, Enzo Biagi, Indro Montanelli e “Sulla finitezza”, di Günter Grass ribattezza la sua azzurognola “Lettera 22”, «L’amante del nonno», e tanti altri ancora… La grande storia del secolo scorso è stata scritta almeno per i due terzi, dai “maestri” qui elencati, con la sola stilografica o sui tasti di quella “Olivetti 22” leggera, affidabile, solida compagna di viaggi e di avventure. Lettera 22 è il titolo di un cortometraggio del regista Rocco Triventi, Il protagonista Concetto Virri passa le sue giornate in solitudine scrivendo 22 messaggi con la sua vecchia macchina per scrivere, appunto, la Lettera 22. Oggi ad Ivrea c’è una squadra di pallacanestro chiamata proprio Lettera 22. …e buone ferie
Lettera 22 ha portato all’editore libri, e una infinità di articoli giornalistici. Ben descritto il tratto di Roberto Moscardin. Faccio presente a tutti gli amici olivettiani che fra tutte le macchine portatili da scrivere mi sono trattenuto una Semistandar Studio 42 progettata dall’ing. Luzzati nel 1939, la macchina è protetta in una cassettina di legno verniciata in nero, (tutte le macchine Olivetti interamente costruite in metallo erano verniciate in nero) una comoda e bella maniglia in pelle, la serratura con chiave cromata lucida valorizzava la macchina. Tutta la meccanica ha funzioni ben diverse dalle altre macchine portatili, per farci un concetto della sua precisione è necessario vederla lavorare. Ing. Luzzati ebbe una discussione sul progetto con il direttore generale ing. Beccio capo supremo di tutto l’ufficio tecnico, persona altezzosa, arrogante con tutti i dipendenti, alla sua morte avvenuta il 17 settembre 1957 non lasciò rimpianti. L’ing Luzzati: Piccoletto, rossiccio di capelli, sempre gentile, educato. Abitava a Milano, sempre presente con gli orari di Ivrea. Un triste lunedì ci giunse la notizia della sua morte volontaria gettandosi dal balcone. La Lettera 22 è andata in produzione nel 1950 molto ben propagandata con il vantaggio meno ingombrante e leggera. Venne la carrozzeria in plastica, per la sua leggerezza e poco costosa ha invaso il mondo. Queste macchine Lexikon portavano la firma dell’ing Beccio.
Luciano Banchelli.