Visita imaginaria al Museo di Adriano Olivetti raccontata da IA

Adria­no Oli­vet­ti, fon­da­to­re del­l’o­mo­ni­ma azien­da di elet­tro­ni­ca, visi­ta il Museo Dina­mi­co del­la Tec­no­lo­gia Oli­vet­ti di Caser­ta. Il museo, inau­gu­ra­to nel 2014,  situa­to nel­la pre­sti­gio­sa Vil­la Vitro­ne del­l’en­te  pro­vin­cia di Caser­ta, rac­con­ta la sto­ria del­l’a­zien­da attra­ver­so una serie di espo­si­zio­ni inte­rat­ti­ve e multimediali.

Giu­sep­pe Pero

Oli­vet­ti arri­va al museo accom­pa­gna­to da una dele­ga­zio­ne di diri­gen­ti e dipen­den­ti del­l’a­zien­da. tra cui l’ing. Giu­sep­pe Pero, l’ing. Ala­ber­to Chi­rie­lei­son già diret­to­re del­l’a­zien­da Oli­vet­ti di Mar­cia­ni­se, l’ing. Dani­lo Foz­za­ti diret­to­re del­la Oli­vet­ti di Poz­zuo­li, l’ar­chi­tet­to Lui­gi Cosen­za che ha crea­to la pre­sti­gio­sa strut­tu­ra OLi­vet­ti Poz­zuo­li, e un grup­po di peri­ti indu­stria­li assun­ti nel 1962 tra cui Giu­sep­pe Bel­tra­ni, Qui­ri­no Festa, Anto­nio Con­te, Mau­ro Neme­sio Ros­si, che han­no dato un con­tri­bu­to per oltre 40 anni alle sue aziende, 

Adria­no nel con­gra­tu­lar­si con gli orga­niz­za­toi­ri del museo e con le isti­tu­zio­ni loca­li, ha rin­gra­zia­to il sin­da­co di Caser­ta avv. Car­lo Mari­no che è un gran­de appas­sio­na­to dei pro­dot­ti Oli­vet­ti e dell­lo svi­lup­po che ha dato l’a­zien­da al ter­ri­to­rio Caser­ta­no a par­ti­re dagli anni set­tan­ta del seco­lo scorso.

A Rice­ve gli ospi­ti anche gli alun­ni del­l’i­sti­tu­to tec­ni­co indu­stria­le F. Giordani 

Dopo un bre­ve salu­to, il grup­po ini­zia la visita.

La pri­ma sala del museo è dedi­ca­ta alla sto­ria del­l’a­zien­da. Oli­vet­ti osser­va con inte­res­se le foto­gra­fie e i docu­men­ti che rac­con­ta­no l’e­vo­lu­zio­ne del­l’a­zien­da dal­la sua fon­da­zio­ne nel 1908 fino ai gior­ni nostri.

Nel­la secon­da sala, la visi­ta si con­cen­tra sui pro­dot­ti Oli­vet­ti. Oli­vet­ti è affa­sci­na­to dal­lo sta­to di con­ser­va­zio­ne dei suoi pro­dot­ti ed in par­ti­co­la­re del­le mac­chi­ne da scri­ve­re, dei cal­co­la­to­ri e dai com­pu­ter esposti.

Nel­la ter­za sala, la visi­ta si con­cen­tra sul­la cul­tu­ra azien­da­le Oli­vet­ti. Oli­vet­ti è col­pi­to dal­la sin­te­si del­la atti­vi­tà socia­le del­la sua azien­da e dal for­te impe­gno  per il socia­le e per la pro­mo­zio­ne del­la cultura.

Al ter­mi­ne del­la visi­ta, Oli­vet­ti si com­pli­men­ta con i respon­sa­bi­li del museo per il lavo­ro svol­to. “È un museo straor­di­na­rio”, dice. “Rac­con­ta la sto­ria di un’a­zien­da che ha con­tri­bui­to a cam­bia­re il mondo.”

Oli­vet­ti si fer­ma a par­la­re con alcu­ni dei visi­ta­to­ri del museo. Si inte­res­sa dei loro stu­di e del­le loro aspi­ra­zio­ni professionali.

La tec­no­lo­gia è un poten­te stru­men­to di cam­bia­men­to”, dice Oli­vet­ti. “Può esse­re uti­liz­za­ta per miglio­ra­re la vita del­le per­so­ne e costrui­re un mon­do migliore.”

Oli­vet­ti lascia il museo con la con­vin­zio­ne che il futu­ro del­l’a­zien­da sia nel­le mani del­le nuo­ve generazioni.

Dia­lo­go tra Adria­no Oli­vet­ti e uno stu­den­te uni­ver­si­ta­rio pre­sen­te al museo

Stu­den­te: Sono un gio­va­ne stu­den­te di inge­gne­ria. Sono mol­to inte­res­sa­to alla tec­no­lo­gia e alla sto­ria dell’Olivetti.

Oli­vet­ti: È un pia­ce­re cono­scer­ti. Sono con­ten­to di sape­re che i gio­va­ni sono inte­res­sa­ti alla tecnologia.

stu­den­te: Mi affa­sci­na il vostro impe­gno per il socia­le e per la cultura.

Oli­vet­ti: Cre­dia­mo che la tec­no­lo­gia deb­ba esse­re al ser­vi­zio del­le per­so­ne. Dob­bia­mo usar­la per miglio­ra­re la vita del­le per­so­ne e costrui­re un mon­do migliore.

Visi­ta­to­re: Qua­li sono i vostri con­si­gli per i gio­va­ni che voglio­no intra­pren­de­re una car­rie­ra nel­la tecnologia?

Oli­vet­ti: Il mio con­si­glio è di stu­dia­re, di esse­re curio­si e di non aver pau­ra di spe­ri­men­ta­re. La tec­no­lo­gia è un mon­do in con­ti­nua evo­lu­zio­ne. Per sta­re al pas­so con i tem­pi, è impor­tan­te esse­re sem­pre aggiornati.

stu­den­te : Gra­zie per i vostri con­si­gli. Sono gra­to per l’op­por­tu­ni­tà di aver­vi incontrato.

Oli­vet­ti: Pre­go. Sono feli­ce di aver potu­to par­la­re con te.

Alla  fine del­la Visi­ta Adria­no Oli­vet­ti si  reca­to a visi­ta­re il pre­sti­gio­so Palaz­zo Rea­le del­la Cit­tà e la cit­tà uto­pi­sti­ca di San Leu­cio volu­ta dai Borbone